Smartphone nuovo? Sì, grazie. Ma attenzione alla memoria interna: è quella che fa davvero la differenza, soprattutto con la vita di oggi.
La scelta di un nuovo smartphone oggi è quasi all’ordine del giorno. Un po’ come decidere quale verdura comprare per il pranzo, o se prendere il caffè o il cappuccino. Niente di più ordinario, insomma.
Già, perché lo smartphone è diventato ormai una sorta di naturale estensione delle braccia di chiunque, dai bambini ai 90 anni, e non un lusso, come invece accadeva all’inizio degli anni 2000 (quando ancora il concetto di smartphone era piuttosto sconosciuto ai più).
E se il panorama dell’offerta di smartphone si fa sempre più vasto, non è così difficile come sembra orientarsi tra le centinaia di modelli sul mercato, dato che in quanto a caratteristiche tecniche a momenti ne sanno più i consumatori che i produttori stessi. Quello che va considerato, in base alle esigenze personali, è lo spazio di archiviazione interna di un telefono.
Quanti Giga ci servono per gestire la nostra vita quotidiana?
Che si tratti di un iOS o di un Android, Apple o Samsung che sia, Oppo o Xiaomi, o qualunque altra marca in commercio, quando dobbiamo scegliere il nostro nuovo smartphone dobbiamo tenere conto dei Gigabyte di memoria di archiviazione messi a disposizione dal dispositivo. Una volta esistevano i telefoni da 32, 64 e 128 GB: i tre tagli erano quanto di meglio si potesse desiderare, e quando si parlava del 128 GB, lo sgranamento degli occhi era quasi d’obbligo.
Perché la memoria necessaria a contenere sistemi operativi e applicazioni varie era più o meno quella. Oggi invece, il 128 GB è lo spazio di archiviazione minimo richiesto dai nuovi telefoni intelligenti (traduzione letterale di smartphone), visto che già di per sé i sistemi operativi moderni, o meglio le loro versioni aggiornate, occupano moltissimo spazio e più o meno un terzo dello spazio di archiviazione nominale indicato dal fornitore sulla scatola del telefono.
Dunque, 128 GB è la minima “scatola di contenimento” necessaria a far lavorare uno smartphone di media grandezza, e può andare bene a chi lo utilizza in maniera easy, per la gestione di operazioni quotidiane come la messaggistica istantanea, le app bancarie, la scuola, e cose simili.
Per operazioni più complicate, o meglio complesse, come la registrazione di video, lavorare le fotografie in alta risoluzione, e lavori di questo genere, si va da un minimo di 256 GB alla nuova frontiera dello spazio di archiviazione di 1 TeraByte, ossia ben 1000 Giga, passando per i 512 GB che sono diventati più o meno il taglio più comune per i nuovi possessori di smartphone.