Scadenza dei buoni fruttiferi postali, cosa succede e come muoversi: tempi e modalità per la riscossione

Che cosa succede alla scadenza dei buoni fruttiferi postali? Tutto quello che devi sapere per evitare spiacevoli sorprese.

I buoni fruttiferi postali sono degli strumenti di risparmio particolarmente apprezzati dagli italiani. Tra le caratteristiche che hanno contribuito alla popolarità di questi strumenti c’è l’assenza dei costi di emissione e sottoscrizione dei buoni postali, così come l’applicazione di una tassazione agevolata.

Buono fruttifero postale tutte le info utili
Scadenze e date da ricordare per i buoni fruttiferi postali – Computer-idea.it

C’è stato un tempo in cui la maggior parte degli italiani metteva da parte i propri risparmi, per gli anni a venire o per i figli/nipoti, utilizzando uno strumento molto conosciuto: il buono fruttifero postale. Attualmente questa opzione rappresenta ancora lo strumento di risparmio preferito degli italiani.

Malgrado il fatto che il suo rendimento sia calato notevolmente. Ma oggi vorremmo soffermarci sulle conseguenze di un buono fruttifero postale che è andato in scadenza: che cosa succede al risparmiatore? C’è il rischio di perdere le somme di denaro?

Scadenza dei buoni fruttiferi postali: tutto quello che devi sapere

La durata dei buoni fruttiferi postali può essere pari a 20 oppure a 30 anni. Nello specifico quelli emessi che appartengono alla serie Z hanno una durata trentennale mentre quelli che appartengono alla serie A1 durano vent’anni.

conseguenze di un buono fruttifero postale che è andato in scadenza
Prescrizione del buono fruttifero postale – Computer-idea.it

Al momento della scadenza i buoni postali cessano di essere fruttiferi. In base a quanto stabilito dalla disciplina i buoni fruttiferi postali possono cadere in prescrizione. Questa situazione si verifica quando il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi non avviene entro 10 anni dalla scadenza del buono.

Quando sopraggiunge la prescrizione del buono fruttifero postale, il titolare dello stesso non ha più la possibilità di riscuotere la somma di denaro. Per i buoni fruttiferi postali cartacei emessi entro il 13 aprile 2001, che non sono stati riscossi dopo dieci anni dalla scadenza la prescrizione scatta in favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per i buoni fruttiferi cartacei emessi dal 14 aprile 2001 e non riscossi, entro dieci anni dalla scadenza, l’importo è versato al fondo istituito presso il MEF. Per quanto riguarda i buoni fruttiferi postali dematerializzati, non è prevista la prescrizione in quanto, al momento della scadenza, questi vengono automaticamente rimborsati sul libretto di risparmio postale o sul conto corrente BancoPosta dell’intestatario.

Bisogna dunque fare particolare attenzione alla scadenza del buono fruttifero postale e alla possibilità che questo vada in prescrizione. Per evitare quest’eventualità basta controllare, accedendo all’aria personale del sito Poste Italiane. In alternativa, è possibile recarsi presso un ufficio postale con il proprio buono fruttifero postale cartaceo e chiedere informazioni.

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