Prime Video impone un sovraprezzo agli utenti altrimenti perderanno il servizio: ennesima stretta per lo streaming

Amazon ha deciso di ritoccare i piani di abbonamento per il servizio Prime. Dopo Netflix ora tocca alla piattaforma che sorride sempre.

Amazon Prime che si trasforma in Video, Giochi, Musica e tutta una serie di altri servizi utili un po’ per tutti gli aspetti della vita quotidiana potrebbe ben presto cambiare un’altra volta.

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Amazon Prime Video, cambia l’abbonamento mensile – computer-idea.it

Stiamo assistendo a un periodo in cui lo streaming cerca nuove frontiere di monetizzazione. Quando sono arrivate le prime piattaforme tutti hanno gridato al miracolo perché finalmente ci si poteva guardare un film senza dover per forza sottostare alla pubblicità e seguire una serie TV per intero smettendo di dover sottostare al palinsesto.

Ma , complice un po’ la crisi è un po’ l’ingordigia, ora anche i servizi di streaming si stanno trasformando in nuove macchine mangiasoldi in cui, ed è per esempio il caso di Netflix, per tornare a guardare la TV senza pubblicità occorre pagare un sovrapprezzo. Sulla stessa onda si muove adesso anche Amazon Prime Video. Cerchiamo di capire quali sono i piani che rischiano di costare di più.

Amazon Prime Video, arriva il ritocchino?

Amazon ha deciso a quanto pare di ritoccare in parte il prezzo del servizio Prime Video. O meglio, ha deciso di creare una situazione per cui gli utenti potrebbero sentirsi invogliati a spendere ulteriori soldi per impossessarsi nuovamente di quello che prima la piattaforma offriva all’interno del pacchetto base. Una mossa decisamente molto più astuta che non il semplice aumento di prezzo. C’è da dire che i cambiamenti per ora riguardano alcuni Paesi specifici ma è chiaro che anche l’Italia verrà presto coinvolta negli aggiornamenti.

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Quanto sei disposto a pagare per Amazon Prime Video ora? – computer-idea.it

Cerchiamo quindi di capire subito di che cosa si tratta. La pubblicità è già arrivata e per non vederla è necessario pagare circa 3 euro in più al mese. Adesso, con la novità introdotta negli Stati Uniti, in Germania, in Canada e in Inghilterra, quei 3 euro in più al mese serviranno non solo per eliminare i fastidiosi spot pubblicitari ma anche per tornare a vedere i prodotti in qualità Dolby Vision e Dolby Atmos. Si tratta di un sistema di visione e di audio superiore. Gli amanti del cinema potrebbero quindi forse storcere il naso.

C’è però da ricordare che, anche se nei fatti Amazon Prime Video ha istituito un suo piano Premium, che inciderà di circa 36 euro l’anno sul piano base, rimarranno il formato HDR e il formato HDR10+. Rispetto forse alla pubblicità si tratta di una scelta che Amazon sta motivando con una certa dose di logica.

Il sistema Dolby Atmos e il sistema Dolby Vision sono infatti brevetti proprietari di Dolby e le piattaforme che vogliono utilizzare questo formato di trasmissione devono pagare una licenza. Il formato HDR e il nuovo HDR10+ sono invece dei formati che potremmo definire open source, sostenuti tra gli altri da Samsung e Warner Bros: più economici e già con uno zoccolo duro di case di produzione a sostenerli.

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