Uno studio ha messo in evidenza un modo del tutto inaspettato per dimagrire: è più facile grazie alla fotocamera dello smartphone.
L’estate è alle porte e presto tutti saremo chiamati alla prova costume, non proprio il massimo per chi ha chili di troppo e la necessità di smaltirli in poco tempo. Può comportare disagio psicologico e una corsa sfrenata al digiuno, che non sono il massimo per la salute e alla fine, di solito, portano anche a riprendere il peso perso con gli interessi.
E se vi dicessimo che si può dimagrire più facilmente grazie alla telecamera del proprio smartphone? No, non è uno scherzo, ma quanto si è evinto in un nuovo studio che potrebbe ridisegnare i paradigmi dei programmi restrittivi a cui tutti noi ci sottoponiamo saltuariamente, soprattutto in questo periodo dell’anno.
Si tratta delle abbuffate visive, cioè la pratica, ormai sempre più comune, di scattare fotografie a ciò che si mangia per poi inviarle agli amici o condividerle sui social. Non serve solo ad assicurarsi consensi e qualche like in più: ora ne abbiamo la certezza grazie a un nuovo studio della New Curtin University, Australia, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Scattare foto al cibo che si mangia aiuta a dimagrire: ecco i motivi
La ricerca ha confrontato partecipanti che dovevano semplicemente ricordare cosa avevano mangiato nell’arco di 24 ore con coloro che, invece, facevano foto ai piatti. Quest’ultima modalità ha portato il dietologo ad avere una stima molto più esatta di cosa c’era nel piatto e quindi delle calorie introdotte nell’organismo.
Dato che alla base del dimagrimento c’è il fabbisogno calorico e il deficit che viene calcolato, si intuisce quanto possa aiutare uno strumento che permetta di tenere traccia degli effettivi valori nutrizionali dei pasti.
L’autrice e dottoranda Clare Whitton non ha trattenuto il suo entusiasmo: “Le persone possono avere difficoltà a ricordare cosa hanno mangiato, ma questo studio dimostra che la valutazione della dieta può essere molto più accurata”.
E ora si sta lavorando con l’intelligenza artificiale a uno strumento informatico che dalla sola foto riesca a estrapolare le calorie dei pasti. Deborah Kerr, responsabile dello studio e co-creatrice dell’app mobile Food Record (utilizzata nella ricerca, ndr.), crede molto in questa possibilità.
“Diventerà ancora più semplice quando inizieremo ad automatizzare completamente l’analisi degli alimenti nelle foto“, ha affermato. Ma per il momento, prima di mangiare ogni giorno, ricordate di scattare una foto veloce e condividerla con qualcuno: potrebbe aiutarvi nel percorso di dimagrimento.