Buoni Postali: cosa succede se muore l’intestatario, si perdono i soldi? La risposta non lascia dubbi

Cosa succede ai buoni postali se muore l’intestatario? Sei il rischio di perdere i soldi? Tutto quello che devi sapere in merito.

I buoni fruttiferi postali sono uno strumento di risparmio particolarmente apprezzato dagli italiani. Anche se negli ultimi anni hanno perso l’appeal che avevano qualche decennio fa, i buoni postali sono ancora la prima opzione di risparmio valutato dai cittadini.

Buoni postali in caso di morte
Cosa dice la legge in merito ai buoni postali di una persona deceduta – Computer-idea.it

I buoni fruttiferi postali possono essere anche cointestati, vuol dire che più di un soggetto è titolare dello strumento. Che cosa succede in caso di morte di uno dei cointestatari?

Buoni postali: cosa succede in caso di morte di uno dei cointestatari

In base a quanto stabilito dalla disciplina i buoni fruttiferi postali possono essere cointestati tra più soggetti. Tuttavia, bisogna fare attenzione a cosa dice la legge in caso di morte di uno degli intestatari del buono. C’è il rischio di perdere i soldi?

Soldi dei buoni fruttiferi a chi spettano
A che vanno i soldi dei buoni fruttiferi in caso di decesso? – Computer-idea.it

Una delle problematiche che ha coinvolto i buoni fruttiferi postali riguarda le leggi sulla successione. Stando a quanto stabilito da una recente sentenza della Corte di Cassazione la numero 3321 del 2023, per il buono fruttifero postale cointestato, la morte di uno dei due intestatari autorizza il superstite a richiedere il rimborso del buono.

La legge è stabilito che esiste un caso in cui i buoni fruttiferi postali devono essere inseriti nella successione. Questa condizione si verifica in presenza di buoni dematerializzati, ovvero quelli riportati nella dichiarazione di consistenza.

Partendo da questa decisione legislativa anche l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, chiarendo che conviene sempre inserire i buoni postali in dichiarazione. In questo caso, è necessario indicare la quota che appartiene alla persona defunta, presentando anche la fotocopia dei buoni nella dichiarazione di successione.

La sentenza della Corte di Cassazione ha anche stabilito che in caso di morte di un cointestatario del buono fruttifero postale bisogna affidarsi alla clausola di pari facoltà di rimborso. In sostanza, ciascun cointestatario superstite, in caso di morte di uno dei cointestatari, può fare richiesta di rimborso del buono.

La richiesta di rimborso può anche corrispondere all’intero importo del buono. Quest’opzione è possibile soprattutto quando il buono fruttifero è caratterizzato dalla clausola pari facoltà di rimborso, che conferisce all’altro intestatario e agli eredi di chiedere il rimborso del titolo con i relativi interessi. La situazione cambia in caso di buono fruttifero postale in cui manca la clausola pari facoltà di recesso.

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