Apple Vision Pro sembra già una delusione: chi lo ha provato ha fatto una lunga lista dei difetti

Apple Vision Pro non sta lasciando una buona impressione su chi ha avuto modo di provarlo. E non è la mancanza di Netflix il problema.

Quello che Apple ha deciso di fare con il suo visore per la realtà mista è tentare di dare agli utenti già affascinati dalla Mela un altro device che nella visione della società guidata da Tim Cook è per quest’anno il punto di riferimento di tutto e di tutti.

apple vision pro, cosa si prova a indossarlo?
Quanto è comodo l’Apple Vision Pro? (foto youtube/Apple – computer-idea.it)

E per far sì che gli utenti, e anche quelli che non hanno ancora mai provato un prodotto Apple, si convincano che c’è qualcosa di rivoluzionario nel Vision Pro la società sta cercando di far passare l’idea che anche il concetto di “spatial computing” sia stato rivoluzionato.

Ma accanto ai grandi proclami ci sono poi le recensioni di chi ha provato in anteprima l’oggetto fisico. Recensioni che hanno sottolineato tutta una serie di problemi relativi anche alla propria salute dopo neanche un quarto d’ora di utilizzo.

Apple Vision Pro, non un oggetto da lavoro

Se hai mai provato un visore per la realtà virtuale ti sarai probabilmente accorto che, dopo un po’, indossare questa sorta di casco può provocare una sensazione di pesantezza a carico delle spalle. E per quanto riguarda Apple anche il suo Vision Pro sembra soffrire di un peso eccessivo, al netto di una serie di opzioni molto curate per le fasce che dovrebbero tenerlo al suo posto sulla testa.

apple vision pro, vale i soldi che chiede tim cook?
Cosa non va nell’Apple Vision Pro (foto youtube/Apple – computer-idea.it)

Le recensioni frutto delle preview hanno per esempio sottolineato come dopo un po’ di tempo, un tempo compreso tra 15 e 30 minuti a quanto pare, il peso del device comincia a farsi sentire dalla testa e lungo il collo con addirittura qualcuno che lamenta di aver sentito fortissimo il mal di testa.

Per un oggetto che costa oltre 3 mila dollari di certo è una brutta sorpresa. Tra gli aspetti positivi c’è la qualità delle esperienze immersive ma al prezzo di un ritorno alla realtà che porta a quanto pare un po’ di reale dolore. Altri aspetti che sono stati sottolineati nelle recensioni e che hanno a quanto pare bisogno di un po’ di lavoro in più.

Cercando anche di abituarsi ai nuovi gesti, quelli dell’utilizzo della tastiera virtuale, che bisogna toccarla con una combinazione di movimento degli occhi e delle dita con una tempistica precisa o cercando di allungare le mani nello spazio virtuale per entrare in contatto con i tasti.

E proprio i problemi riscontrati nell’utilizzo della tastiera potrebbero ridurre le opzioni di utilizzo di questo nuovo device così fantascientifico rispetto al lavoro e relegare l’Apple Vision Pro a quei momenti di svago in cui si ha qualche minuto per una esperienza alternativa o voglia di guardare un film su Disney+, a quanto pare l’unica piattaforma esterna a voler fornire un’app ad Apple, in un modo diverso dal solito. Una domanda che ritorna è se tutta questa esperienza, per quanto curata, valga effettivamente i soldi chiesti da Apple.

Categorie Mac
Impostazioni privacy