Una delle funzionalità di WhatsApp, introdotte quest’anno, permette di modificare un messaggio inviato. Come sfruttarla al meglio
Non c’è dubbio: questo 2023 che volge quasi al termine verrà ricordato come uno degli anni in cui Mark Zuckerberg e Meta hanno rilasciato più funzionalità per WhatsApp. L’ultima in ordine cronologica può essere paragonata a una vera svolta. La passkey rivoluzionerà il modo di entrare nell’applicazione di messaggistica istantanea numero uno al mondo. Una nuova funzionalità di sicurezza, consentirà di accedere su WhatApp utilizzando l’impronta digitale, il riconoscimento facciale o il pin di blocco dello schermo.
Già adottate da grandi aziende tecnologiche come Apple e Google, le passkey eliminano sostanzialmente nomi utente e password. Un passo importante, che permettono agli utenti di dimenticarsi delle password, ma soprattutto niente più perdita di tempo attraverso ingombranti e fastidiosi passaggi di sicurezza come l’autenticazione a due fattori: importante sì, per carità, però fastidiosa.
WhatsApp e i messaggi inviati che si possono modificare: che svolta
Tante funzionalità, si diceva, in questo florido 2023 per WhatApp. Le Community ma soprattutto i Canali stanno spaccando in Italia, aumentano a vista d’occhio, praticamente una nuova forma di comunicazione. Ebbene, anche in quelle chat, separate da quelle tradizionali, che si trovano cliccando o tappando dentro l’app di WhatsApp scrollando verso il basso, grazie al pulsante situato tutto a sinistra “aggiornamenti” (tutto in basso), è possibile modificare un sms inviato in chat, ma a tempo determinato.
Modificare un messaggio entro 15 minuti dal suo invio è importante. Per una serie di motivi. Lavorativamente parlando ti evita i refusi, niente figuracce col tuo capo e i tuoi colleghi, riesci a farti capire meglio con il tuo interlocutore. E poi è semplicissimo da usare: basta tenere premuto il messaggio stesso inviato e dal menu a comparsa tappare su ”Modifica”.
Qui si può modificare l’sms, rivoluzionandolo completamente a piacimento. Con una postilla che profuma di privacy: anche per i messaggi modificati WhatsApp propone la protezione da crittografia end-to-end. Chiaramente accanto ai messaggi modificati si capirà che è stato modificato, in quanto comparirà la scritta, ma non si vedrà ciò che è stato scritto, digitalmente parlando, prima.
L’importanza della funzione, come spesso accade, è data dai feedback dei suoi utenti. WhatsApp non si è inventata nulla, intendiamoci, su Telegram questa funzione già c’era, ma ora oltre due miliardi di persone ce l’hanno, e non è un piccolo particolare.