Utilizzata per guardare tantissimi eventi sportivi: Google rimuove un’app pirata dallo store

Un’azione frutto dell’impegno congiunto tra enti regolatori, aziende tecnologiche e detentori dei diritti sugli eventi sportivi.

Google ha recentemente intrapreso un’azione drastica contro una popolare applicazione pirata. Questa app, conosciuta per aver offerto accesso illegale a una vasta gamma di eventi sportivi, tra cui i prestigiosi match del campionato di calcio italiano, è stata recentemente rimossa dal Google Play Store.

Chiusa app sullo streaming
Chiusa una famosa app per lo streaming illegale – Computer-idea.it

L’app in questione era molto nota tra gli appassionati di sport e, negli anni, era riuscita ad accumulare oltre mezzo milione di download. La facilità di accesso a contenuti altrimenti a pagamento, senza alcun rispetto per i diritti d’autore, ha però sollevato preoccupazioni significative tra i creatori di contenuti e i detentori dei diritti. Secondo molti, la rimozione dell’app da parte di Google è stata addirittura fin troppo tardiva.

Google non lascia scampo ai pirati dello streaming

La notizia della rimozione è stata condivisa su LinkedIn da Massimiliano Capitanio, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che ha ringraziato Google per la sua decisa azione di contrasto. Secondo Capitanio, questo potrebbe essere il primo passo di un percorso più strutturato, in cui enti statali, AGCOM e detentori dei diritti collaborano attivamente per garantire il rispetto della legge.

app per guardare eventi sportivi
Gli appassionati di sport che si affidavano a questa app dovranno ora rassegnarsi e pagare un abbonamento – computer-idea.it

L’obiettivo comune è quello di arginare un fenomeno che ogni anno provoca ingenti perdite economiche per l’Italia, stimabili in 1.7 miliardi di euro, e la scomparsa di oltre 10.000 posti di lavoro. Dopo la chiusura di “Live Football tv hd” però non si abbassa affatto la guardia.

Questa azione si inserisce nel quadro più ampio degli sforzi compiuti dalla piattaforma Piracy Shield, che in soli 24 giorni ha disabilitato l’accesso a oltre 1.500 siti pirata, limitando significativamente la visione illegale di eventi sportivi e perseguitando tutti coloro che non rispettano la legge.

La situazione ha però dato vita a una riflessione più profonda sulla consapevolezza che gli utenti hanno delle loro azioni online. Molti, infatti, non sono pienamente consapevoli delle implicazioni legali legate alla fruizione di contenuti attraverso canali pirata.

La visione di partite in modo non autorizzato può infatti comportare sanzioni severe, con multe che possono raggiungere fino a 5.000 euro. Questo aspetto sottolinea l’importanza di promuovere una maggiore educazione digitale, affinché gli utenti possano comprendere i rischi associati all’uso di app pirata e la necessità di sostenere i contenuti originali.

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