Tv Samsung da Nobel: gli inventori della tecnologia alla base delle tv coreane hanno vinto il prestigioso premio

La ratifica di Hans Ellegren per il prestigioso riconoscimento: gli inventori della tecnologia presente sulle TV Samsung sono da Nobel

Un premio tanto prestigioso quanto ultra decano. Era il 1901 quando nacquero i premi Nobel, un’onorificenza di valore mondiale attribuita personalità che si sono distinte nei diversi campi dello scibile umano, apportando “i maggiori benefici all’umanità”. Ora il è il turno di Samsung, indirettamente, di fregiarsi dell’ambitissimo riconoscimento rilasciato dall’Accademy della Sveriges Riksbank per le scienze economiche, in memoria di Alfred Nobel.

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Samsung e il Premio Nobel legati a doppio filo – Computer-idea.it

Samsung si gode la luce riflessa. Perché? Perché il premio è stato riconosciuto agli inventori dei punti quantici che “rappresentano – si legge nel post ufficiale su Twitter, o X se preferite – una parte importante degli strumenti della nanotecnologia. I vincitori del premio 2023 #NobelPrize in chimica sono stati tutti pionieri nell’esplorazione del nanomondo”. Ebbene i vincitori di uno dei Premi Nobel del 2023 altri non sono che coloro che hanno dato vita alla tecnologia su cui si basano le smart TV made in Samsung.

La storica triade che fa godere Samsung di luce riflessa

“I punti quantici possono essere visti come una pietra miliare per l’intero campo delle nanotecnologie”. Così il professor Heiner Linke, membro del Comitato Nobel per la Chimica, subito dopo l’annuncio ufficiale da parte di Han Ellegren, segretario generale dell’Accademy. Il Nobel per la Chimica 2023 premia la scoperta di quelle nanoparticelle così piccole che la loro dimensione determina la loro proprietà.

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La scommessa da Premio Nobel di Samsung – Computer-idea.it

Questi più piccoli componenti della nanotecnologia ora diffondono la loro luce dai televisori e Lampade a LED e possono anche guidare i chirurghi quando lo fanno rimuovere il tessuto tumorale. Ma anche permettere la nascita e l’esplosione si semplici smart tv, come nel caso di Samsung.

“Le particelle, chiamate punti quantici, sono adesso di grande importanza nel campo delle nanotecnologie” afferma l’Accademy nel consegnare alla storia Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexei Ekimov. Il primo, chimico statunitense di origine tunisina nonché professore al Massachusetts Institute of Technology, il secondo co-scopritore statunitense dei nanocristalli semiconduttori colloidali noti come punti quantici, il terzo un fisico (russo) dello stato solido che ha scoperto i nanocristalli semiconduttori mentre lavorava presso l’Istituto ottico statale Vavilov.

I punti quantici, usati da medici e biochimici per mappare il biologico tessuto, apportando il massimo beneficio per l’umanità, in futuro potrebbero contribuire a un’elettronica flessibile, a sensori minuscoli e più sottili, celle solari e comunicazione quantistica crittografata. Per ora illuminano i monitor dei computer e schermi televisivi basati sulla tecnologia QLED, di cui Samsung è stata la prima azienda a scommetterci senza remore.

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