La dottrina è divisa su OLED e QLED. Tutto quello che c’è da sapere sulla differenza tra i due schermi. E come scegliere il migliore.
Il mondo tech ha portato un pluralismo di dispositivi senza precedenti. Ormai le nuove generazioni scelgono di guardarsi un film su un iPad, vedono le partite sui cellulari, smartphone o iPhone fa lo stesso. Effetto streaming.
Tutto vero, ma il piacere di quel divano su cui buttarsi una volta terminato di lavorare, per mettersi davanti alla tv, pardon davanti a una smart tv, ha ancora oggi un fascino particolare nel mondo tech. Effetto comodità.
L’arrivo del famigerato DVB-T2 e di un digitale terrestre che ha trasformato il televisore in una smart tv ormai è di dominio pubblico. Così come la domanda che sorge spontanea nel momento in cui vogliamo cambiare smart tv, o ne siamo costretti: meglio uno schermo OLED o uno schermo QLED?
OLED versus QLED: qualità e differenze a confronto. La scelta dipende da questi fattori
Domanda spontanea, logica e pertinente. Per rispondere non si può che partire da una accurata documentazione. Sebbene solo una lettera separi l’OLED da un QLED, questi due tipi di televisori si avvicinano alla produzione di un’immagine sullo schermo in modo molto diverso. Entrambi hanno i loro punti di forza e di debolezza, anche se le differenze si sono ridotte negli ultimi anni.
Scontato dire che il migliore schermo dipende dal budget, dalle condizioni della stanza e da quanto un utente sia esigente, lato qualità delle immagini. Detto ciò, in primis, le definizioni. OLED è l’abbreviazione di diodo organico a emissione di luce. In un pannello OLED, ogni pixel fornisce la propria sorgente luminosa. I pixel, che includono un includono un filtro colorato rosso, verde o blu, contengono anche sottili strati di materiale organico, che si illuminano quando viene applicata l’elettricità.
I QLED, sono un tipo di display a cristalli liquidi con uno strato aggiuntivo che migliora il colore del display. Usano una retroilluminazione a LED (e talvolta diverse retroilluminazione) per illuminare i pixel sullo schermo. Il risultato è un colore più saturo rispetto a un tradizionale TV LCD LED, più vicino a quello prodotto da un OLED.
LG è stata la prima a produrre schermi OLED, l’apripista a Sony, Samsung e Vizio. Samsung si è specializzata ora nel QLED, seguita Sony, LG, TCL, Hisense e altre. Ognuno resterà delle proprie convinzioni, nessuno riuscirà a convincere l’altro. Ciò che bisogna sapere è che gli OLED sono meglio dei QLED in termini di qualità delle immagini, i QLED tendono ad essere meno costosi ma sono più luminosi, tradotto più performanti, per esempio, in una stanza soleggiata. A voi la scelta, budget e posizione della casa permettendo.