Le nuove normative in ambito tech dell’Unione Europea sono chiare e restrittive: Microsoft si adegua con una nuova funzione.
Per qualcuno un diktat, o più precisamente un aut aut. C’è chi ha cercato di criticarle, contrastarle prima, rinviando finché ha potuto l’aggiramento di certe norme restrittive imposte dall’Unione Europea per una regolamentazione (rigida e senza possibili aggiramenti) in ambito tech. Poi si è inchinato alla nuova normativa.
È stato il caso di Apple, sul piede di guerra per anni per la storia di un unico cavo per dispositivi in Europa. Ha preso posizione più e più volte, tentando (invano) di portare avanti il suo connettore lightning finché si è trovato di fronte un muro invalicabile. Morale della favola, volente o nolente i nuovi iPhone 15 sono tutti dotati di cavo USB-C, per la prima volta nella storia.
Impossibile non avere un mercato europeo per irrorare i propri dispositivi e la visione di un Big Tech, così anche Microsoft si piega alla normativa imposta dall’Unione Europea, semplicemente adeguandosi: ecco nuove funzioni, attive anche in Italia.
Dati sovrani: Microsoft e le nuove funzionalità di data residency per il proprio cloud
Privacy e sovranità sui dati: concetti chiavi per il colosso di Redmond, che ha aggiunto nuove funzionalità relative a EU Data Boundary per Microsoft Cloud, dove ci si impegna ad archiviare ed elaborare i dati dei clienti e i dati personali per i servizi online aziendali Microsoft, tra cui Azure, Dynamics 365, Power Platform e Microsoft 365, fatte salve circostanze limitate in cui i dati dei clienti e i dati personali continueranno a essere trasferiti al di fuori del confine dei dati dell’UE, ma sempre con il consenso degli utenti.
Sovranità dei dati si diceva: documenti, immagini, email e simili saranno archiviati su server fisicamente posizionati nell‘Unione Europea: anche i dati personali godranno di questo trattamento. Un punto di partenza, non di arrivo visto che Microsoft sta implementando tecnologie basate in Europa pensate per proteggere ulteriormente i dati personali all’interno della regione geografica quando vi si accede da remoto, con il fine di monitorare l’attività e le condizioni del sistema.
In una nota ufficiale, Microsoft si adegua al nuovo standard dei dati modificando la tempistica per la localizzazione di ulteriori categorie di dati personali, compresi quelli forniti quando si riceve un supporto tecnico. Altre funzionalità verranno rilasciate in questo 2024 appena iniziato, tutte indirizzate verso privacy e sovranità dei dati.
Sempre più blindati, includendo tra le novità anche quelle informazioni che verranno salvate su server residenti in UE e, nel caso sia necessario un accesso a queste info fuori dall’area UE, il trasferimento sarà temporaneo e limitato. L’Unione Europa vuole così, e Microsoft risponde sì (obbedisco).