Jeff Bezos sta investendo tutto su questa app che vuole distruggere Google: come funziona

Con il sostegno di Jeff Bezos, una nota startup ha tutte le carte in regola per sfidare il dominio di lunga data di Google.

La rivalità tra le grandi aziende tech non sembra conoscere pace. Nonostante gli affari vadano decisamente bene per tutte, compagnie come Amazon, Google e Meta sono costantemente alla ricerca di novità che permettano loro di scavalcare i concorrenti in uno o più settori.

bezos prova a contrastare il dominio di google
L’ex CEO di Amazon è pronto a contrastare Google nel settore in cui è leader (Foto Instagram @jeffbezos) – computer-idea.it

Recentemente ha fatto molto parlare di sé Jeff Bezos, fondatore ed ex-presidente di Amazon, che sarebbe apparentemente pronto a investire in una particolare startup per provare a competere con Google. La nuova applicazione che ha catturato l’interesse di del miliardario perché opera in un settore molto particolare: quello della ricerca online, un ambito a lungo controllato da Google, che ora potrebbe però non essere più così al sicuro.

Bezos scommette sulla fine di Google e dei motori di ricerca tradizionali

Al centro della notizia c’è il nome di Perplexity AI, una startup che utilizza l’intelligenza artificiale per cambiare il modo in cui cerchiamo informazioni su internet. Con un investimento significativo di 74 milioni di dollari, Bezos ha fatto alzare il valore di Perplexity AI fino a raggiungere una valutazione impressionante di 520 milioni di dollari. Ma cosa rende Perplexity così unica e potenzialmente rivoluzionaria?

qual è il futuro dei motori di ricerca
Il valore di Perplexity.ai è improvvisamente schizzato alle stelle dopo l’investimento di Bezos (Foto Instagram @perplexity.ai) – computer-idea.it

Tradizionalmente, i motori di ricerca come Google forniscono una serie di link in risposta alle parole ricercate degli utenti. Perplexity AI adotta un approccio diverso: risponde direttamente alle domande degli utenti con risposte testuali complete, piuttosto che semplici link a siti web. Questo approccio semplifica il processo di ricerca per l’utente, fornendo informazioni concise e dirette.

La forza motrice dietro Perplexity AI è la tecnologia GPT di OpenAI, la stessa intelligenza artificiale dietro il successo di ChatGPT. Al momento la startup può contare su un team di meno di 40 persone con sede a San Francisco, ma si prevede che l’interesse di Bezos farà crescere significativamente il suo volume di lavoro.

Certo, spodestare un gigante come Google non sarà un compito facile: Perplexity AI ha ancora una strada lunga e difficile da percorrere prima di poter realmente sfidare il colosso tech, ma il sostegno di un investitore del calibro di Jeff Bezos e la sua tecnologia all’avanguardia la rendono una candidata promettente. La capacità di fornire risposte testuali dirette, anziché link, potrebbe attirare gli utenti che cercano un’esperienza di ricerca più veloce e intuitiva.

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