Google annuncia una novità importante: protegge i dispositivi dei suoi utenti. Vediamo di che cosa si tratta.
Proteggere e tutelare gli utenti di Google non è cosa da poco. Si tratta di centinaia di milioni di persone sparse nel mondo, accomunate dal possesso di un device Android. Ormai il cellulare non è più un semplice apparecchio telefonico mobile, si tratta di uno strumento molto più complesso e che assolve una lunga serie di funzioni.
È un computer con il quale lavorare, comunicare, intrattenersi e che contiene un numero elevato di informazioni e dati sul suo possessore. Proprio per questo, le grandi compagnie informatiche e tecnologiche sono impegnate continuamente nella protezione dei dati e dei supporti fisici che li contengono. L’ultima comunicazione di Google va proprio in questo senso, fornendo un servizio importante per i suoi utenti.
La comunicazione dell’azienda di Mountain View agli utenti italiani mediante mail li informa di una nuovo servizio Trova il mio dispositivo. Con questa funzionalità sarà possibile rintracciare un device anche se fosse offline, quindi non collegato con rete dati (wi-fi o mobile che sia). La funzione si appoggia ai cellulari di altri utenti collegati ad internet per inviare la posizione ai server Google.
Google, che cosa propone agli utenti
Trova il mio dispositivo permette di collegarsi a una pagina apposita, con l’account Google per verificare dove sono i propri device per farli squillare, bloccarli e cancellarne i dati. Tra breve con l’arrivo di un nuovo aggiornamento la funzionalità sarà disponibile anche senza accedere all’account Google. Questa è una delle possibilità offerte dal colosso tecnologico per aiutare i suoi utenti a rintracciare i dispositivi persi o rubati.
Con la mail Google avverte gli utenti che il loro cellulare può essere rintracciato, su esplicita richiesta del possessore, dai dispositivi di altre persone. Allo stesso modo i dispositivi del singolo utente potrebbero essere utilizzati per rintracciare la posizione di altri device.
La funzionalità Trova il mio dispositivo agisce sul principio del crowdsourcing, i dispositivi che ne fanno parte cercano altri device tramite Bluetooth. Qualora riescano a individuare altri dispositivi, inviano la loro posizione ai server di Google. Quindi i cellulari che fanno parte del servizio aiutano a rintracciare i dispositivi di altri utenti, se sono rilevati fisicamente nelle vicinanze.
Il trasferimento dei dati riguardo la posizione geografica del cellulare è protetta e sicura dei dati inviati dalla rete Trova il mio dispositivo sono visibili soltanto dall’utente o da persone autorizzate. L’accesso alla rete è consentito infatti solo agli utenti che hanno impostato un PIN, una password o una sequenza.