Google Chrome, nuova funzione di sicurezza per l’identità degli utenti: i dettagli

Sta arrivando una nuova funzione di sicurezza per l’identità degli utenti su Google Chrome. Ecco di che cosa si tratta.

Google Chrome è considerato ancora oggi come il browser web maggiormente utilizzato al mondo. Un successo quello ottenuto da Big G che si fonda su radici solide. Con aggiornamenti che nel corso degli anni hanno saputo avvicinare un numero sempre maggiore di consumatori, sia a livello di interfaccia che di strumenti utili per la navigazione e per la sicurezza personale dei dati.

Ecco come cambia Google Chrome dopo l'ultimo aggiornamento di sicurezza
Google Chrome si aggiorna, la novità per la sicurezza degli utenti – Computer-idea.it

Ovviamente il progresso del servizio non è giunto alle sue fasi finali, anzi. Ci sono una lunga serie di modifiche che aspettano solo di venire lanciate e che potenzialmente verranno apprezzate parecchio dagli utenti. Si sta parlando in questi giorni di una nuova funzione di sicurezza in particolare, dedicata all’identità degli utenti. Ecco di che cosa si tratta e quando potrebbe venire resa disponibile, sono già tutti impazienti di provarla.

Google Chrome si aggiorna: i dettagli sulla funzione di sicurezza

Manca ormai sempre meno all’arrivo della nuova funzione di sicurezza tanto richiesta dagli utenti su Google Chrome. Una novità che verrà parecchio apprezzata per via delle sue enormi potenzialità, che permetterà ai consumatori di godere di una protezione maggiore della propria identità quando si naviga in rete utilizzando il browser di Big G.

Ecco come si aggiorna Google Chrome per la sicurezza degli utenti
I dettagli sulla nuova funzione di sicurezza di Chrome in arrivo – Computer-idea.it

Si chiama Device Bound Session Credentials (DBSC) e ha il ruolo di legare i cookie ad un dispositivo specifico. Così da impedire agli hacker di rubarli e di poterli sfruttare per dirottare gli account dei consumatori. Di norma, i cookie vengono utilizzati per far sì che si possa ottenere l’accesso non autorizzato agli account. Anche se è attiva l’autenticazione a due fattori. Una manovra sempre più “in voga” tra i cybercriminali, che Google sta cercando di contrastare.

Con questa novità, viene fornita un’alternativa ai bearer token con lunghi periodi di validità, che vengono utilizzati per fornire l’autorizzazione all’accesso ad una risorsa. Dunque una sorta di modalità di autenticazione di sessione, che è legata solo ed esclusivamente al singolo device utilizzato dal consumatore.

È un aggiornamento molto importante che si va ad unire alle passkeys e aggiunge un altro tassello a quella che è la protezione delle identità degli utenti. Uno step successivo per l’utilizzo della crittografia asimmetrica. E anche un’aggiunta utile per i meccanismi di firma sul web.

Gestione cookie