Assegno di Inclusione, corri il rischio che ti venga bloccato: ecco cosa devi fare dopo la prima ricarica

Bisogna fare molta attenzione con l’assegno di inclusione. Infatti il vero rischio è che ti venga bloccato: dovrai compiere quest’operazione.

La nuova misura escogitata dal Governo attuale come supporto alle famiglie in difficoltà economica è l’Assegno di inclusione. Ha sostituito ufficialmente il Reddito di Cittadinanza ed ha un importo medio di 645,84 euro e potrà essere erogato a diversi nuclei familiari che rispettano alcuni requisiti. Tra questi troviamo coloro che hanno in famiglia un individuo affetto da disabilità, un minorenne ed un componente che ha compiuto il sessantesimo anno d’età. Ovviamente però non mancano le polemiche anche intorno a questa misura.

Assegno Inclusione rischio venga bloccato
Cosa dovrai fare per evitare la sospensione dell’Assegno di Inclusione – Credits: Ansa Foto – Computer-Idea.it

Nelle ultime settimane sono sempre di più gli italiani che hanno lamentato una mancata erogazione dell’importo. Addirittura delle volte la domanda è stata respinta dall’INPS che ha dato risposta negativa. Sono diversi i cittadini che hanno deciso di protestare contro questa situazione a dir poco spiacevole. Allo stesso tempo però sono numerosi i richiedenti che l’hanno ricevuto proprio il 26 gennaio, come deciso dal Governo. Oggi però andremo a vedere cosa dovranno fare le famiglie nei mesi successivi all’erogazione dell’Assegno.

Assegno di Inclusione, cosa fare dopo la prima ricarica: la guida completa

Dopo aver ricevuto la prima ricarica dell’Assegno di Inclusione è importante per i beneficiari essere consapevoli degli adempimenti successivi. Questi sono necessari per mantenere il sussidio attivo e evitare interruzioni indesiderate. Nonostante la prima ricarica sia stata effettuata e la carta sia stata ricevuta, ci sono ancora procedure da seguire per garantire il proseguimento del sostegno finanziario.

Assegno Inclusione rischio venga bloccato
I beneficiari dovranno rispettare alcuni obblighi – Credits: Ansa Foto – Computer-Idea.it

Il processo di richiesta e di erogazione dell’Assegno di Inclusione è soggetto a una serie di obblighi e scadenze e la mancata adesione a tali requisiti potrebbe portare alla sospensione o alla revoca del beneficio. Una delle prime azioni da intraprendere è iscriversi alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) ed al PAD (Patto di Attivazione Digitale).

Questo passaggio è fondamentale per coloro che hanno presentato la domanda di Assegno di Inclusione entro una certa data limite, visto che solo coloro che hanno completato questa procedura entro il termine stabilito hanno ricevuto il pagamento anticipato. L’adesione alla piattaforma non rappresenta l’unico impegno per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione. È essenziale anche rispettare altre scadenze e obblighi imposti dalla normativa vigente.

Infatti entro 120 giorni dall’iscrizione alla piattaforma SIISL e dalla sottoscrizione del PAD, è necessario recarsi presso i centri sociali del proprio Comune e incontrare l’Assistente sociale. Grazie a questo incontro sarà possibile avviare i piani di integrazione sociale previsti dal programma e garantire il ritorno a una vita socialmente dignitosa per i beneficiari.

L’incontro con l’Assistente Sociale invece si applica solo ai soggetti fragili e vulnerabile. Coloro che sono occupabili non rientrano in questa categoria. Ogni 90 giorni è necessario sottoporsi a una verifica dei miglioramenti ottenuti dal punto di vista del reintegro sociale, quindi è importante mantenere un contatto regolare con i servizi sociali del Comune. Rispettando tutte queste obbligazioni sarà quindi possibile evitare la revoca o la sospensione del sussidio.

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