Una novità che di certo non è stata pensata per far felici gli utenti: la pubblicità diventa sempre più invasiva sulla piattaforma.
La pubblicità è da sempre uno degli elementi più importanti per il successo di un’azienda e nell’epoca moderna abbiamo diverse testimonianze di questo. Amazon, colosso dell’e-commerce mondiale, da ormai più di dieci anni spinge sempre più in alto l’asticella dell’innovazione anche nel settore pubblicitario. ù
Recentemente, la compagnia ha introdotto le inserzioni pubblicitarie anche su Amazon Prime Video, il suo servizio di streaming. La mossa, per la verità, non sorprende poi più di tanto: diverse altre piattaforme, a partire da Netflix, hanno introdotto la pubblicità negli ultimi mesi. Le modalità che ha scelto Amazon sono però quanto meno curiose.
Amazon: pubblicità molto diverse da quelle a cui siamo abituati
La novità introdotta da Amazon riguarda l’implementazione di annunci interattivi che appaiono non solo nei momenti canonici come gli intervalli, ma anche quando gli utenti mettono in pausa i contenuti per qualsiasi ragione, inclusi quei brevi momenti di distrazione come una corsa improvvisa in bagno.
Questo tipo di annunci, noti come “pause ads”, rappresentano una vera novità nel panorama dello streaming: sono traslucidi e mostrano messaggi promozionali con l’opzione “Aggiungi al Carrello” visibilmente in primo piano, trasformando una pausa in un potenziale momento di acquisto.
Le reazioni a questa strategia non si sono fatte attendere. Molti abbonati hanno fatto sentire a gran voce la propria frustrazione, ritenendo che tali pratiche violino la loro esperienza di visione, già interrotta da numerose pubblicità tradizionali.
L’intento di Amazon è chiaramente quello di incrementare l’interazione e le conversioni. Le pubblicità interattive hanno dimostrato in diverse occasioni di saper aumentare significativamente la visualizzazione delle pagine dei prodotti e le vendite, ma in questo caso la decisione dell’azienda ha sollevato una questione più ampia, che riguarda il peggioramento dell’esperienza utente.
Il timore è che una presenza pubblicitaria troppo invasiva possa portare a un effetto contrario da quello sperato, con un aumento delle disdette degli abbonamenti. La sfida per Amazon è quindi duplice: da un lato cercare di aumentare i profitti attraverso annunci intelligenti e interattivi, dall’altro mantenere un livello di inserzioni che non faccia sentire gli utenti sopraffatti dalla pubblicità.