Windows 10: utenti costretti ad aggiornare

Da Maggio a Giugno sono previsti diversi aggiornamenti per quanto riguarda il sistema operativo di Microsoft Windows 10. Moltissimi utenti hanno lamentato una neanche nascosta pressione da parte di Microsoft per spingere gli utilizzatori di PC a scaricare la nuova versione del software. Si tratta, secondo alcune fonti, di una vera e propria “strategia aggressiva” volta a causare installazioni “accidentali” da parte degli utenti. Il tutto, sembrerebbe, a causa dello scarso successo avuto dalla nuova versione del sistema.

Windows 10: generalisti ed esperti attaccano Microsoft “aggiornamento è come un malware”

Quello che è stato notato dagli utenti, invece di avvantaggiare Microsoft, sta diventando un caso: in pratica, nel momento in cui appare la notifica che raccomanda l’installazione del nuovo software, cliccando sulla x per uscire dalla schermata, l’installazione parte lo stesso. Il paradosso di un’azienda che ha creato proprio quella stessa x per permettere agli utenti di chiudere un programma. Ciò significa che la schermata di avviso diventa a tutti gli effetti una sorta di malware che costringe il possessore del PC a scaricare Windows 10, volente o nolente. L’azienda si sarebbe giustificata dicendo che è comunque possibile tornare alla versione precedente qualora l’aggiornamento non fosse gradito, ma spesso molti rinunciano per una questione di tempo o di timore che qualcosa possa andare storto. Per ovviare il problema di tale costrizione sono stati creati un paio di tool che consentono la rimozione della schermata (GWX Control Panel o Never10), con l’obbiettivo di garantire agli utenti la giusta libertà di scelta.

Perché Microsoft insiste nel forzare gli utenti all’aggiornamento?

Il motivo principale dell’accanimento di Microsoft nello spingere gli utenti a scaricare Windows 10 risiede innanzitutto nel fallimento del piano marketing. Nonostante la nuova versione del sistema operativo sia stata lanciata gratuitamente, le persone in molti casi hanno preferito rimanere ancorate alle versioni 7 e 8. Sulla questione è però intervenuto anche il capo marketing dell’azienda Chris Capossela, che ha spiegato che:

Gli utenti possono continuare a usare Windows 7 o 8 se lo desiderano, ma a loro rischio e pericolo. Per noi è estremamente importante porre fine alla frammentazione dell’installazione di Windows di base, e pensiamo di dover fare tutto il possibile per portare al nuovo aggiornamento ogni computer in grado di eseguirlo.

In sostanza, Microsoft sa di aver fatto storcere più di qualche naso, ma starebbe cercando di portare avanti una battaglia onorevole per far si che tutti lavorino con un sistema operativo più sicuro ed efficiente.

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